Progetti europei
2021 – 2022 Progetto Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020
Attività svolta
Laboratori di comunicazione per l’inserimento lavorativo all’interno delle attività culturali e psicologiche per le beneficiarie del progetto Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020.
2016 – 2018 REAL PROJECT – Reinforcing Entrepreneurship in Adults – Terminato
Con Selena Italy
Descrizione progetto
Finalità: dare sostegno ai disoccupati nel loro percorso di inserimento nel mercato del lavoro accompagnandoli nella scelta di divenire imprenditori.
Obiettivo principale: migliorare le competenze chiave e lo sviluppo dei talenti prestando particolare attenzione ai giovani.
REAL ha risposto al Quadro strategico europeo UE 2020, Piano d’ azione per l’ imprenditorialità 2020 e alle priorità di Erasmus Plus: tassi di occupazione più elevati e una forza lavoro più competente, abile e resistente.
La partnership era composta da 10 partner provenienti da 8 paesi (Turchia, Italia, Spagna, Germania, Cipro, Bulgaria, Grecia e Svezia), ognuno scelto per la lunga esperienza in attività simili e progetti all’ interno dell’ Unione Europea.
Il ruolo di Selena Italia all’ interno di REAL è stato sviluppare moduli online di formazione per giovani imprenditori e collaborare all’ analisi preliminare e nelle attività di comunicazione e divulgazione del progetto.
Descrizione progetto
Finalità: dare sostegno ai disoccupati nel loro percorso di inserimento nel mercato del lavoro accompagnandoli nella scelta di divenire imprenditori.
Obiettivo principale: migliorare le competenze chiave e lo sviluppo dei talenti prestando particolare attenzione ai giovani.
REAL ha risposto al Quadro strategico europeo UE 2020, Piano d’ azione per l’ imprenditorialità 2020 e alle priorità di Erasmus Plus: tassi di occupazione più elevati e una forza lavoro più competente, abile e resistente.
La partnership era composta da 10 partner provenienti da 8 paesi (Turchia, Italia, Spagna, Germania, Cipro, Bulgaria, Grecia e Svezia), ognuno scelto per la lunga esperienza in attività simili e progetti all’ interno dell’ Unione Europea.
Il ruolo di Selena Italia all’ interno di REAL è stato sviluppare moduli online di formazione per giovani imprenditori e collaborare all’ analisi preliminare e nelle attività di comunicazione e divulgazione del progetto.
Progetti di innovazione e comunità
ADA. Archivio Digitale.
Co-ideatrice e coordinatrice del progetto (autogestito e autofinanziato) di digitalizzazione dell’ Archivio Storico – contenente testi dal 1600 – ubicato presso il Convento dei Padri Vocazionisti di Altavilla Silentina (Sa). A cura di Auriga Cilento. Per dettagli leggi qui.
DoveVado.org.
Piattaforma di turismo esperienzale nato all’ interno della Coop.Argonauta con una interfaccia “fisica” presso la sede di Argonauta nel Parco Archeologico di Paestum. Co-ideatrice e consulente. www.dovevado.org
Vedi altri progetti di comunità realizzati con Auriga Cilento.
Tutti i progetti fanno parte di Teatro per Conoscere, Accogliere, Crescere.
PROGETTO VIA TERESA NOCE / Spettacolo teatrale Vivere in Piedi
Lo spettacolo teatrale “Vivere in Piedi” è parte del progetto “Via Teresa Noce” sostenuto dall’Associazione ArTeMuDa, in collaborazione con l’ Associazione Toponomastica Femminile, in memoria dell’omonima partigiana e combattente torinese. L’ iniziativa vanta il sostegno di ANPI Comitato Provinciale di Torino, MAU-Museo d’ Arte Urbana di Torino e Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile.
Il progetto “Via Teresa Noce” intende ridare memoria alla vita e al personaggio di Teresa Noce a cui Torino diede i natali. La prima azione è stata un’ iniziativa rivolta all’ Amministrazione Comunale per intitolare un luogo della città alla memoria di questa incredibile figura femminile. La stessa ha avuto esito positivo grazie ad un percorso partecipato organizzato dalla Circoscrizione 6 che è terminato con la scelta di Teresa Noce per l ‘intitolazione dell’ area ex Incet poi approvata anche dalla Commissione Toponomastica della città di Torino.
Lo spettacolo Vivere in Piedi con la regia di Alberto Barbi prende spunto principalmente dall’ autobiografia “Rivoluzionaria Professionale – Autobiografia di una partigiana comunista” di Teresa Noce e da “Gli irregolari. Amori comunisti al tempo della guerra fredda” di Anna Tonelli, docente di Storia Contemporanea all’ Università di Urbino.
Le tre parche, rivisitate in chiave grottesca, ripercorrono il filo della vita di Teresa e ne rievocano alcuni degli episodi fondamentali. Anche gli attori, trascinati dalla dinamica del racconto, rivedono Teresa nelle loro vite.
LE DANNE FORTI DANZANO SCALZE/ In collaborazione con Amnesty International
A cura di ArTeMuDa con la regia di Roberto Micali e Patrizia Spadaro.
Le donne forti danzano scalze è la storia di cinque donne vittime di violenze di diverso tipo. Sono Hina, Juliette, Deborah, Isoke e Carmen: alcune di loro sono apparse sulle prime pagine della cronaca nera di questi ultimi anni, altre sono figure di donne sicuramente meno famose ma non meno rappresentative delle violenze solitamente subite dalle donne in tutto il mondo. Continua a leggere.
Leggi il mio pezzo sullo spettacolo e l ’incontro con Isoke.
FALLABALLÀ / A cura di ArTeMuDa con la regia degli stessi attori.
Chiamati a fare un provino per Occhiali Neri (opera scritta ma mai portata in scena da Eduardo De Filippo) sette attori sono coinvolti loro malgrado in una sorta di Grande Fratello dietro il cui occhio si cela l’ identità di chi muove i fili. Costretti a confrontarsi nel perimetro di uno spazio scenico deciso e stimolati dal testo del drammaturgo napoletano, del quale ognuno propone una propria interpretazione, gli attori si imbattono via via nelle tematiche che hanno animato il Dopoguerra e tuttavia rimangono estremamente attuali. Siamo reduci o ancora vittime dell’ illogicità dei regimi totalitari? La zona d’ ombra nella quale ci rifugiamo è imposta o scelta? Quali conseguenze scatenano le divisioni nette? E che ruolo ha la religione in tutto questo? Percorrendo una traiettoria circolare precostituita essi partono da una visione collettiva per arrivare – trascinati da una vigorosa forza centripeta – ad una analisi introspettiva in cui la paura della dipendenza e il desiderio di superare il proprio limite prendono il sopravvento. Attori, uomini, stereotipi, archetipi si mescolano in un gioco in cui se all’ attore è concesso realizzare la propria solitudine e accoglierla l’ uomo è costretto a dimenarsi per riempire il vuoto lasciato dall’ assenza.
IL DIO DEL MASSACRO / A cura di ArTeMuDa con la regia degli stessi attori.
La performance, proposta per la prima volta per una serata organizzata da Terzo Orecchio – Psicologi a Torino e dall’ associazione Hermea, apparentemente leggera è in realtà piena di stimoli. Rapporti di coppia, relazioni umane, solitudine di ognuno, individuazione di un nemico comune vengono sviscerati per prestarsi a seguire ad un confronto con il pubblico.
COME ACQUA SULLE ALI DI UN’ ANATRA / Regia di e con Silvia Mascolo e Tiziana Rubano
La performance nasce in occasione della Conferenza Mondiale delle Donne – Vent’ anni dopo Pechino, nello specifico come introduzione al workshop Allenare la Leadership organizzato da Selena Italy: un viaggio virtuale fra coaching e teatro ispirandosi ad alcune donne carismatiche che hanno cambiato la nostra Storia contemporanea.
Nello spazio scenico le componenti spazio e tempo vengono annullate per permettere alle protagoniste (da Lady Diana a Rosa Luxemburg, da Martha Graham a Angela Merkel) di relazionarsi fra loro, dialogare, trasmettere la propria visione e congedarsi lasciando su un albero il proprio indumento identificativo.
L’ albero carico di oggetti e significati sarà così lo strumento per iniziare un percorso personale impreziosito del bagaglio lasciato da figure straordinarie che con il loro esempio – non sempre unicamente positivo – hanno inciso profondamente negli ambiti ove hanno operato. La valigia della spettatrice si riempirà di oggetti più conosciuti (il fermaglio di Anna Frank, la croce di Isabella di Castiglia, lo scialle di Frida Kalho) e altri meno, come nel caso di Ruth Handler, inventrice della bambola più famosa al mondo – la Barbie – ma anche di seni artificiali da utilizzare in seguito ad una mastectomia (da lei stessa subita) e la direzione assunta dai rami aiuterà nella scelta della intricata e assolutamente individuale strada verso la realizzazione personale prima che professionale.
Certo è che per ogni cosa che si prende qualcosa si deve pur lasciare per continuare in eterno questo meraviglioso scambio che unendo tempi diversi, nazioni lontane e stili differenti concorre nello sforzo, di stampo tipicamente femminile, di “arricchirsi arricchendo”.